All’incrocio vicino a casa, mentre aspettavo il semaforo, ho visto un ragazzo su una biciletta che sembrava una piccola motocicletta. Il motore era piccolo così mi sono incuriosito. Mi sono avvicinato e gli ho chiesto se fosse stato un motorino ma lui “ è una bicicletta assistita da un motore “. È stato come fare una nuova scoperta e ho fatto la faccia da sorpreso e meravigliato. Il ragazzo deve esserne stato contento perché subito: ” È ormai vecchia. Non è l’ultimo modello. “ Per finire ha lodato la mia bicicletta che non pulisco da tempo. Il semaforo è diventato verde così
ci siamo salutati e ognuno è partito per la sua strada. È stato un incontro durato si e no trenta secondi ma che ha dato energia a entrambi. È la prima volta che mi capita di fare una domanda improvvisa così a qualcuno che non conosco. Dev’essere stata la velocità e l’intesa della raffica di domande e risposte. Tutto si è svolto in modo molto fluente, almeno così mi è parso. Che sia stata un’intesa perfetta?
Nel pomeriggio sono stato a Osaka a pranzare nel ristorante di un amico. Cucina siciliana con molta verdura, una piccola oasi in un mare di olio, grassi e dolci. Ho fatto perfino la conoscenza di un ragazzo (uomo) napoletano, padre di tre figli e attaccatissimo alla figlia più piccola. Non vuole pensare al giorno, ancora lontano, di quando la figlia porterà a casa il suo ragazzo. Il mondo gira e il tempo passa per tutti. Due giorni fa avevo diciott’anni e adesso quarant’uno. Chissà cosa mi riserverà il futuro o cosa riuscirò a trarne. Ottimismo sfrenato.
Ciao, ho trovato il tuo blog cercando il nuovo film di Miyazaki. Molto interessante. Ti seguo.
Cara Carlotta
grazie per il commento.
Fa sempre bene riceverne qualcuno qualche volta.
Mata ne
Fabio
Complimenti per il blog …